11° Edizione / 10-20.10.2024

Immacolata Iglio Rezzonico

Immacolata nasce il 7 maggio 1967 a Benevento, benché i suoi genitori si fossero già trasferiti da due anni al nord Italia. I genitori lavoravano entrambi, il padre come avvocato e la madre come insegnante elementare. La madre vive il suo lavoro negli anni in cui in Italia si porta avanti la riforma della scuola che vuole l’integrazione dei ragazzi “speciali” nelle scuole cd. normali. Porta avanti un progetto di cinque anni, durante i quali all’interno della sua classe ci saranno un portatore di handicap, un ragazzo down, una bambina idrocefala e un bambino con disturbi comportamentali, inseriti in una classe di cd. normo dotati. Per la prima volta Immacolata si trova confrontata con realtà familiari problematiche, che portavano queste famiglie ad essere escluse ed isolate. Il lavoro di inclusione di sua madre, le ha permesso di vedere con altri occhi e da un’altra prospettiva queste realtà, permettendole di avvicinarsi, nel suo attuale lavoro, in modo differente dagli standard comuni. Da suo padre ha appreso il senso di giustizia e di umanità nell’approccio ai clienti e ai loro casi. Immacolata ha frequentato, perciò la facoltà di Giurisprudenza, presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, scegliendo come esami complementari, tra l’altro “Filosofia del diritto e Medicina Legale, materia scelta per la tesi di laurea che aveva come argomento “La violenza carnale sui minori” Da subito, in ambito lavorativo, si è appassionata alle pratiche di diritto di famiglia, in particolare per ciò che concerne la protezione dei minori. Nel 1996 si sposa con un ragazzo svizzero e si trasferisce in Ticino, continuando, dapprima a lavorare in Italia presso lo studio del padre, per poi trasferire anche la sua attività lavorativa in Svizzera. Decido di ampliare la sua famiglia, adottando tre bambini, provenienti dall’Africa (Etiopia e Togo). Svolgendo l’attività di avvocato in ambito familiare e di protezione dei minori, aderisce al comitato del “Si alla professionalizzazione dei membri delle autorità regionali di protezione, che promuove il relativo Referendum nel 2013. In tale occasione redige il progetto di nuovo Regolamento delle ARP, a seguito, appunto del risultato positivo del referendum, progetto che viene sottoposto al vaglio del Consiglio di Stato. Purtroppo, il Governo, nonostante l’esito positivo del referendum non trova il coraggio di apportare una reale modifica alle ARP, e tutt’oggi rimane prorogato il termine per la trasformazione di queste autorità amministrative in autorità giudiziarie, con tutte le conseguenze negative che ne discendono La sottoscritta continua, perciò, con il suo lavoro a contrastare questo sistema.

Torna al film

Alicia

Film Festival Diritti Umani Lugano / 10-20 Ottobre 2024

Il Festival dipende per la sua organizzazione dalle donazioni di enti e partner pubblici e privati. Aiutaci anche tu con un contributo, per noi è importante!