Proiezione:
Cinema CorsoINCONTRO ANNULLATO
Trama
Ha indagato, ha scoperto i loro crimini, e li ha denunciati sul suo giornale. Dal 2013 Federica Angeli è però costretta a vivere sotto scorta, dopo diverse minacce ricevute in seguito al suo lavoro, che ha contribuito all'arresto e al processo di decine di appartenenti alla mafia romana, in particolare quella che per anni ha imperversato con racket e violenza lungo il litorale di Ostia. Ancora di recente, Federica è stata fatta oggetto di minacce da parte delle donne del clan presenti fra il pubblico di un ultimo processo. Minacce che in passato sono state rivolte anche ai suoi figli e a suo marito. Ma che non l'hanno dissuasa dal continuare nel suo lavoro di cronista impegnata nella denuncia della criminalità organizzata. La giornalista - alla quale il Capo dello Stato ha attribuito il prestigioso titolo di Ufficiale dell'Ordine al merito della Repubblica - ne ha scritto nel libro autobiografico "A mano disarmata", da cui è stato tratto anche il film con lo stesso titolo uscito quest'anno nelle sale italiane, e che il 10 ottobre sarà al "Film Festival dei Diritti Umani" di Lugano, in prima visione svizzera. Ospite del Festival (in collaborazione con il Corso di giornalismo della Svizzera Italiana e con l'Associazione ticinese dei giornalisti ATG), Federica Angeli sarà presente al dibattito e risponderà alle domande del pubblico e del moderatore Aldo Sofia. Una testimonianza che per l'occasione rappresenta anche la trentina di cronisti che in Italia sono costretti a vivere sotto scorta. Un numero primato in Europa. Cronisti coraggiosi che sanno di rischiare molto per difendere uno dei fondamenti della democrazia: il diritto a una libera informazione.