Manifestazioni
Film Festival Diritti Umani
Presso Villa Ciani un'esposizione che racconta e commuove
Pubblicato il 21.10.2022 08:00
di Angelo Lungo
La rassegna “Film Festival Diritti Umani” taglia il traguardo della nona edizione, si concluderà il 23 ottobre. Diritti umani e libertà sono temi importanti. Lo scopo della manifestazione è quello di comprendere e riflettere, incitare all'analisi in merito a problematiche su cui l'attenzione deve essere presente e vigile, sempre. Senza retrocedere o farsi attanagliare dalla disillusione. La memoria e il ricordo costituiscono e costruiscono la nostra identità. La testimonianza è etica e fornisce uno strumento essenziale per accedere alla consapevolezza. Il filosofo della politica Norberto Bobbio afferma che i diritti dell'uomo, la democrazia e la pace sono imprescindibili. E i diritti non vanno solo scritti e sanciti, ma, soprattutto, garantiti e messi in pratica.
Tra le tante proposte offerte dalla manifestazione, insieme ad Amnesty International Svizzera, presso la splendida Villa Ciani è possibile ammirare una mostra particolare: “Finestre sull'altrove. 60 vedute per 60 rifugiati”. L'ideatore è l'architetto e disegnatore Matteo Pericoli.
Uno scritto, un disegno sono lo sguardo che va oltre la finestra. Uomini e donne che narrano la loro storia, il loro vissuto. Un viaggio fisico e interiore. Tutto nasce da uno strappo drammatico. Non possono esprimere se stessi. Devono scappare. Fuggono dal loro paese. Sono costretti ad abbandonare il luogo dove sono cresciuti. Sono dei “rifugiati”. Hanno bisogno di essere accolti. Anelano una comunità che riconosca la loro dignità. L'esilio che assurge a viatico. La speranza che rinasce in un posto nuovo. Sono lontani dai loro cari. I sentimenti, le emozioni, l'abbraccio di chi li ha cresciuti e amati sembrano svanire. La realtà è un racconto di violenza e soprusi. Un'accusa dura e ingiusta. Lo sguardo oltre le finestre non è disincanto, forse c'è delusione e tanta nostalgia. Ma c'è anche un auspicio, si può cambiare, si può essere rivoluzionari pacifici: rivendicando con forza che l'essere umano non è fatto per essere prevaricato.
La lettura di molti testi semina pensieri e concetti profondi, diffondendo un afflato che toglie il respiro. E invita all'incontro dell'altro: senza pregiudizi o moralismi speciosi.
Karla Avelar afferma: “È importante essere liberi, liberi di prendere decisioni e di cogliere opportunità a prescindere dalle condizioni, dal genere, dalla religione, dall'orientamento politico, dalle preferenze sessuali o da qualunque altra identità attribuita”.
Sostiene Larry Cox: “Non esistono rifugiati. Ancora una volta, esiste solo la speranza delle persone in cerca di cambiamento”.