Amal ha 14 anni quando finisce in piazza Tahrir durante la rivoluzione egiziana, dopo la morte del suo fidanzato nella rivolta dello stadio Port Said. Durante le proteste, la ragazza viene picchiata e trascinata per i capelli attraverso la piazza dalla polizia. Il film la segue attraverso la rivoluzione, tra le vicende d’attualità del paese e i suoi cambiamenti personali, alla ricerca della propria identità in un paese in transizione. Amal è impetuosa e impavida, si butta nelle proteste e dà lezioni alla madre, che lavora come giudice. Una ragazza tra uomini, che quindi deve anche lottare per il rispetto e il diritto di partecipare, sia per strada che nel resto della sua vita. In Egitto, anche per una giovane come Amal - il suo nome significa "speranza" - le scelte per il futuro sono limitate.