Nell'agosto del 1942 un gruppo eterogeneo di perseguitati della Germania nazista, cinque ebrei e un disertore, riesce a riparare fortunosamente in territorio svizzero ignorando che un decreto federale, da poco emanato, nega il diritto d'asilo politico alle vittime delle persecuzioni razziali, se non in particolari condizioni. Arrivati stremati in un villaggio del Giura, i fuggiaschi vengono dapprima ospitati da una donna, ma poi il marito di costei, in un momento d'incomprensione verso quei disgraziati, manda a chiamare la polizia cantonale.
Candidato nel 1982 all’Oscar per il miglior film straniero, una tragica commedia che denuncia l’atteggiamento di rifiuto assunto dal paese nei confronti dei profughi che fuggivano dai paesi coinvolti nel secondo conflitto mondiale.
Gettando uno sguardo sul cinema del passato attraverso uno dei film svizzeri più apprezzati a livello internazionale, Das Boot ist voll (La barca è piena) può essere considerato un monito contro un’attitudine generale di rigetto che la nostra società torna ad utilizzare di fronte agli attuali flussi migratori.