In un’area dell’Irak distrutta dall’ISIS, Hana Khider dirige un gruppo di sole donne Yazidi che si è presa il rischiossimo compito di eliminare le mine da quell’area. Il loro lavoro comprende una scrupolosa ricerca di trappole esplosive, tra campi ed edifici bombardati, in cui un movimento sbagliato significa morte certa. Hana lavora per il Mines Advisory Group, un’organizzazione che fa parte della Campagna internazionale per il bando delle mine antiuomo, una coalizione insignita del Premio Nobel per la Pace nel 1997.
Nel quadro della presidenza svizzera della Convenzione sulle munizioni a grappolo, che ne vieta l'uso, il documentario offre degli spunti per discutere delle sfide legate all'uso di queste armi.
Sull’argomento viene anche presentata in Piazza Castello la mostra fotografica
Lasting Footprints.